Novena alla B.V. Maria del M.te Carmelo

PRIMO GIORNO

L’ANNUNCIAZIONE ALLA VERGINE MARIA

Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo,

rivesti delle tue virtù questa famiglia a te consacrata,

difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

Fior del Carmelo,

vite fiorente,

splendor del cielo,

tu solamente

sei vergine Madre.

Madre mite,

e intemerata,

ai figli tuoi

sii propizia,

Stella del mare!

In ascolto della Parola

“Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret,  a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.  Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.  L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.  Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.  Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».  Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.  Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile:  nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei (Lc 1, 26-38).

Meditazione: da un testo di Santa Teresa del Bambino Gesù

1.Io vorrei, Maria, cantare perché t’amo / e al tuo dolce nome trasalisco in cuore; / e ancor perché la suprema tua grandezza / non potrebbe mai intimidirmi l’animo. / Se nella sublime gloria t’ammirassi / mentre i beati tutti in splendore superi, / mai credere potrei che ti sono figlia: / e gli occhi abbasserei innanzi a te, Maria.

1.Perché un figlio possa amar la madre sua, / essa ha da spartir con lui le pene e piangere. / O Madre amata, sulla straniera riva / quanto tu piangesti per attrarmi a te! / Nel Vangelo santo la tua vita medito, / osando guardarti ed accostarmi a te. / Non m’è difficile credermi tua figlia: / mortale e dolente come me ti vedo.

1.Un angelo del Ciel t’offre d’esser Madre / del Dio che in eterno sempre regnerà; / ed ecco, Maria, tu scegli – che mistero! – / della verginità il tesoro ineffabile. / Comprendo, Immacolata, che la tua anima / al Signore è più cara del Paradiso, / e che il cuor tuo, ch’è Valle Mite ed Umile, / può contener Gesù, Oceano d’Amore.

1.T’amo, Maria, quando ti chiami serva / del Dio che tu conquisti con l’umiltà. / Tal virtù nascosta ti fa onnipotente / e nel tuo cuore attira la Trinità. / Ecco, t’adombra lo Spirito d’Amore / e il Figlio uguale al Padre s’incarna in te.

 Responsorio

1.Venite, figli, ascoltatemi; venite, saliamo al monte del Signore.

Chi mi ascolta non sarà confuso.

1.Io sono la madre del bell’amore e della santa speranza; in me ogni grazia di vita e di verità. * Chi mi ascolta non sarà confuso.

 Invocazioni

Proclamiamo con gratitudine la gloria di Cristo, nostro Salvatore, primogenito di molti fratelli, che ci ha dato per Madre Maria, e diciamo con gioia:

Tu hai voluto che la Vergine Maria fosse profeticamente annunciata come eccelsa figlia di Sion e l’hai costituita erede delle promesse dei Padri:
___ concedi alla tua Chiesa di seguire Maria, suo modello, e di essere così sempre più sacramento di salvezza universale nel mondo.

Tu hai suscitato di mezzo al tuo popolo la famiglia del Carmelo e l’hai onorata col titolo glorioso e col patrocinio della Vergine Maria:
___ concedi ai Carmelitani di meritare, con la fedeltà al servizio di Maria, di vivere sempre con Lei in ossequio di Cristo.

Tu, che hai affidato all’amore materno di Maria tutti i fratelli di Cristo, tuo Figlio,
___ Fa’ che quanti si sono consacrati a lei ardano di zelo per la salvezza degli uomini.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

 

SECONDO GIORNO

LA VISITA DI MARIA VERGINE

A SUA CUGINA SANTA ELISABETTA

Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo, rivesti delle tue virtù questa famiglia a te consacrata, difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

Per celebrare la tua festa
sbocceranno tutti i fiori
i cantori intoneranno
un festoso coro.

Vergine del Carmelo, che sei bella,
dammi o Madre la tua benedizione.

Guardando i tuoi dolci occhi
noi ci sentiamo compresi
e tutto ciò che si è smarrito
trova riposo in te.

Le tue braccia sono aperte
aspettando con pazienza
che i tuoi figli ritornino
a rifugiarsi sul tuo cuore.

Solleva madre chi è caduto,
guarisci chi è infermo e chi è piccolo
e riversa il tuo affetto
su questo popolo.

In ascolto della Parola

“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto»” (Lc 1, 39-45).

Meditazione da un testo di santa Elisabetta della Trinità


«Mi sembra che l’atteggiamento della Vergine durante i mesi che trascorsero dall’Annunciazione alla Natività,sia il modello delle anime interiori; delle creature che Dio ha scelto per vivere dentro di sé, nel fondo dell’abisso senza fondo. Con che pace, con che raccoglimento Maria si avvicinava ad ogni cosa e faceva ogni cosa! Come anche le cose più banali erano da Lei divinizzate! In tutto e per tutto la Vergine restava in adorazione del dono di Dio. E questo non le impediva di prodigarsi al di fuori, quando si trattava di esercitare la carità. Il Vangelo ci dice che Maria percorse in fretta le montagne della Giudea per recarsi da sua cugina Elisabetta (Lc 1, 39-40). Mai l’ineffabile mistero che ella contemplava in se stessa diminuì la sua carità verso gli altri.Questo perché, come dice un pio autore, «se la contemplazione tende alla lode e all‘eternità del suo Signore, essa possiede l’unità e non la perderà mai. Viene un ordine del Cielo, lei si volge verso gli uomini, ha compassione di tutte le loro necessità, si china su tutte le loro miserie. Bisogna che pianga e fecondi. Essa illumina come il fuoco, arde come la fiamma, assorbe divora sollevando verso il cielo ciò che ha divorato. Quando ha compiuto la sua azione in basso, si eleva e riprende, ardendo del suo fuoco, la via verso l’alto!». (S. Elisabetta della Trinità, Come si può trovare il Cielo sulla terra).

Responsorio

1.Sotto il tuo manto ci rifugiamo, * Santa Madre di Dio.

Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio.

1.Ascolta propizia le nostre suppliche.

* Santa Madre di Dio. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio.

Invocazioni

Onoriamo riconoscenti Cristo Salvatore, primogenito fra molti fratelli, che ci donò la Madre sua e diciamo:

Tu hai formato la famiglia del Carmelo di fedeli consacrati in modo particolare alla Vergine Maria nei chiostri e nel mondo:,
___ fa’ che quanti sono attratti dall’ideale carmelitano, perseverando unanimi nell’orazione con Maria, Madre di Gesù, siano un cuor solo e un’anima sola.

Tu, hai promesso a coloro che perseverano fino alla morte nel tuo amore una corona di gloria,
___ concedi ai nostri fratelli e sorelle defunti, che, con Maria, sono stati fedeli al tuo amore, di godere con te in cielo senza fine.

Tu, che hai affidato all’amore materno di Maria tutti i fratelli di Cristo, tuo Figlio,
___ fa’ che quanti si sono consacrati a lei ardano di zelo per la salvezza degli uomini.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

TERZO GIORNO

IL MAGNÍFICAT

 Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo,

rivesti delle tue virtù la famiglia a te consacrata,

difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

 

INNO

Vergine santa, splendore del cielo,
con cuor di figli umili e devoti
noi ti lodiam, decoro del Carmelo,
Madre Maria.

Tu stessa dono singolare,
fonte sei di favori senza pari al mondo;
per tanta prole è il mistico tuo monte
seno fecondo.

Ed anche a noi, oranti, il tuo favore,
Vergine, accorda; dacci la tua luce
che illumini le vie del Signore,
nostra salvezza.

Benigna il nostro monte non lasciare;
effondi le tue grazie e rifiorisca.
Materna accorri, tu ci puoi guidare
al paradiso.

Gloria all’eccelsa Trinità beata,
che sua ti volle Figlia Sposa Madre,
decoro del Carmelo, incoronata
dolce Regina. Amen.

In ascolto della Parola

“Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,ricordandosi della sua misericordia,

come aveva detto ai nostri padri,per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua”

(Lc 1, 46-56).

Meditazione da un testo del beato Tito Brandsma

“Ringraziarla dell’esempio che ci dà Maria nella Visitazione a sua cugina. Ammirarla per la sua generosità e magnifica disponibilità a servirla. Chiederle che visiti anche noi, per aiutarci, principalmente nelle nostre opere di apostolato, ogniqualvolta ci si offra l’occasione di essere anche noi i precursori del Signore, di Gesù. La sua intercessione è il più sicuro pegno della grazia divina. Ripetere il ‘Magnificat’ facendo nostri i sentimenti che vi sono espressi. Recitare sempre con particolare attenzione questo cantico e meditarlo. La Chiesa ce lo prescrive tutti i giorni nella Liturgia delle Ore, nell’ Ora dei Vespri. Suscitare in noi sincera gioia per la nostra elezione, sebbene in mezzo alle fatiche che nel migliore dei casi ci deludono perché ci procurano assai poca soddisfazione e consolazione umana. E allora, più che mai, Magnificat.

…Contemplare Maria come Mediatrice di tutte le grazie, specialmente della grazia della fede. Riconoscere che abbiamo bisogno dell’intercessione di Maria, per conseguire ciò che ci manca. Chiedere a Maria che ci ottenga da Gesù ciò che a noi è più necessario” (Tito Brandsma, Esercizi biblici con Maria per arrivare a Gesù,n. 42, 63).

Responsorio

  1. Io gioisco pienamente nel Signore, *la mia anima esulta nel mio Dio,
    Io gioisco pienamente nel Signore. La mia anima esulta nel mio Dio.
  2. Mi ha rivestito delle vesti di salvezza.
    *La mia anima esulta nel mio Dio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Io gioisco pienamente nel Signore. La mia anima esulta nel mio Dio.

 

Invocazioni

Celebrando la novena della beatissima Madre di Dio, nostra titolare e patrona, supplichiamo con fiducia Cristo Signore e diciamo:
Per la Madre del Carmelo, ti preghiamo, ascoltaci.

Cristo Redentore, che ti sei preparato una degna dimora nella beata Vergine Maria preservandola da ogni macchia di peccato,
___ degnati di conservarci poveri in spirito e puri di cuore nel servizio tuo e della Vergine.

O unico Verbo del Padre, pronunciato nell’eterno silenzio e accolto con immenso amore nel seno della Vergine,
___ fa’ che quanti hai chiamati a consacrarsi a te nel Carmelo siano fedeli custodi e annunciatori della parola di Dio, a imitazione di Maria.

Cristo Maestro,che a coloro che ti cercano hai dato la beata Vergine come modello di ogni virtù,
___ concedi a noi, suoi figli, di divenire nel mondo sue immagini viventi e di imitarne la carità verso i fratelli.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

 

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

QUARTO GIORNO

LA NASCITA

Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo,

rivesti delle tue virtù la famiglia a te consacrata,

difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

Figlia di Sion, che compi le Scritture,
il Dio eterno è sceso nel tuo grembo,
la sua Parola dimora nel tuo cuore,
la sua presenza è ormai in mezzo a noi.

Sorella nostra, che vivi nella fede,
che porti in cuore gli eventi e le parole,
le tue orme seguiamo nella notte,
faremo sempre ciò che dirà il Signore.

Sposa fedele, votata a Dio solo,
sei come giglio cresciuto tra le spine,
Lui è l’Amato che colma il tuo cuore,
la nostra vita rivesti del suo amore.

Madre feconda, che ami i tuoi figli,
a noi donata da Cristo sulla croce,
noi ti accogliamo, tesoro più prezioso,
genera in noi la vita della grazia.

Regina mite, che vegli su di noi
donaci sempre la tua protezione,
stella del mare, che orienti i naviganti,
i tuoi fratelli conduci su nel cielo.

Eterno Padre, tu l’hai creata e scelta,
Gesù Signore, in lei hai preso carne,
Spirito Santo, l’hai resa tutta bella,
a voi la gloria cantiamo per Maria. Amen.

In ascolto della Parola:

“In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”(Lc 2, 1-19).

Meditazione da un testo di San Giovanni della Croce

“Giunto è il tempo fortunato / in cui nascer Egli deve, / il Signor, come uno sposo, / dal suo talamo se n’esce, / stretto forte alla sua sposa / che a braccio Egli conduce. / La dolcissima sua Madre / giù lo adagia sul presepio / in mezzo ad alcuni animali / che ivi si trovano. / L’uomo lieto innalza i canti, / l’Angel sacra melodia, / festeggiando gli sponsali / avvenuti tra quei due. / Dio però nel suo presepe / geme e grosse lacrime versa, / son gioielli che la sposa / per lo sposalizio porta. / Stupefatta è la sua Madre / dello scambio che essa vede: / pianto umano scorge in Dio, / e nell’uomo gioia piena, / di cui l’uno e l’altro alieno / per natura essere soleva”.

…La gloriosissima Vergine Nostra Signora, la quale fin da principio elevata a questo sublime stato, non ebbe impressa nell’anima immagine di creatura alcuna, e da questa in nessun momento fu spinta ad operare, ma agì sempre sotto mozione dello Spirito Santo.

(San Giovanni della Croce, Romanza IX; Salita 3, 2, 10).

 Responsorio

1.Venite, figli, ascoltatemi; venite, saliamo al monte del Signore.

Chi mi ascolta non sarà confuso.

 

1.Io sono la madre del bell’amore e della santa speranza; in me ogni grazia di vita e di verità. * Chi mi ascolta non sarà confuso.

 

Invocazioni

 

Onoriamo riconoscenti Cristo Salvatore, primogenito tra molti fratelli, che ci donò la Madre sua e diciamo:

 

Signore, che hai detto: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli»,
___ fa’ che imitiamo Maria nella povertà di spirito, per essere ricchi solo di te.

Signore, che hai detto: «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio»,
___ fa’ che imitiamo la purezza della Vergine, per poter contemplare sempre il tuo volto.

Signore, che hai detto: «Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto»,
___ fa’ che camminiamo con Maria nella luce della fede, fiduciosi nel tuo amore per noi.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

QUINTO GIORNO

MARIA NELLA PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO

Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo,

rivesti delle tue virtù la famiglia a te consacrata,

difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

O Madre che il Carmelo
onori col tuo nome
sorridici dal cielo,
o vergine Maria.

Rinati nel battesimo,
lavacro della grazia,
vestiamo il tuo abito,
per vivere in purezza.

Tu, porto di salvezza,
ottienici il perdono,
illumina il cammino,
rafforza i nostri passi.

Lodiamo il Padre e il Figlio
insieme con lo Spirito,
che ti hanno ricolmata
di grazia e di gloria. Amen.

Maestra di orazione,
uniscici al tuo Figlio,
rivelaci il mistero
dell’intimo suo amore.

O Madre premurosa,
Regina provvidente,
proteggi i tuoi figli
in lotta col maligno.

O Sposa dello Spirito,
infiammaci d’amore
distoglici dal male
e aprici il tuo cielo.

In ascolto della Parola

“Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore:Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli:luce per rivelarti alle gentie gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.  Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori»”(Lc 2, 22-35).

Meditazione da un testo di santa Teresa di Gesù

“Quando contempli mia Madre tenermi fra le braccia, non pensare che Ella abbia goduto tanto bene senza grave tormento, perché quando udì la profezia di Simeone, il Padre mio le dette la più completa cognizione di quanto io avrei sofferto” (Rel 36). “Quelli che si sono avvicinati di più a nostro Signore Gesù Cristo hanno anche sofferto di più. Considerate le sofferenze della sua santissima Madre” (M, VII, 4, 5).

“Oh, come gradisce Nostro Signore che si rendano servizi alla Madre sua!” (F 10, 5). “E noi ora ci rallegriamo di poter, in tal modo, render qualche servizio alla nostra Madre, Signora e Protettrice nostra” (F 29, 23). “Piaccia a Dio, sorelle, che viviamo da vere figlie della Vergine” (F 16,7) “Sforziamoci, figliole mie, d’imitare, almeno in qualche cosa, la profonda umiltà della santissima Vergine, di cui portiamo l’abito. Mi sento confondere quando penso che ci chiamiamo sue monache! Per quanto ci paia di umiliarci, saremo sempre assai lontane da ciò che esige il nostro titolo di figlie di tal Madre” (C 13, 3). “E voi, figliole mie,… ringraziate Iddio di essere le vere figlie di questa Signora… Imitatela, considerate la grandezza e il vantaggio che abbiamo nell’averla a Patrona (M III, 1, 3).

“Considerate, figliuole mie… l’obbligo che noi abbiamo di servire Dio per la grazia che ci ha fatto di perseverare… rimanendo continuamente nella sua casa come figlie della Vergine” (F 27, 10).

“Ciascuna faccia … che in lei rifiorisca la Regola primitiva dell’Ordine di nostra Signora” (F 27,11).

“Un giorno il Signore mi disse: «Te vivente, vedrai l’Ordine della Vergine molto fiorente»” (Rel 14) . “Ora… posso dire ciò che disse il santo Simeone, poiché ho visto realizzato nell’Ordine della Vergine nostra Signora ciò che desideravo” (L. 362 o 1581 o 255).

 

Responsorio

1.Venite, figli, ascoltatemi; venite, saliamo al monte del Signore.

Chi mi ascolta non sarà confuso.

1.Io sono la madre del bell’amore e della santa speranza; in me ogni grazia di vita e di verità. * Chi mi ascolta non sarà confuso.

Invocazioni……

Onoriamo riconoscenti Cristo Salvatore, primogenito tra molti fratelli, che ci donò la Madre sua e diciamo:

Tu, hai detto: «Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto»,
___ fa’ che noi, pellegrini nella notte oscura della fede, camminiamo per mano a Maria, beata perché credette.

Tu, che hai detto: «Bisogna sempre pregare, senza stancarsi»,
___ insegnaci a pregare, affinché perseveranti con Maria, custodiamo la tua parola e l’annunciamo ai fratelli.

Tu, che hai detto: «Voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io»,
___ concedi che tutti i fedeli possano gioire con te e con Maria nella gloria del Padre.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria 

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

 

SESTO GIORNO

MARIA ALLE NOZZE DI CANA

 Invocazione iniziale

“Santa Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo, rivesti delle tue virtù la famiglia a te consacrata,difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

O Madre che il Carmelo

onori col tuo nome

sorridici dal cielo,

o vergine Maria.

O sposa dello Spirito,

infiammaci d’amore

distoglici dal male

e aprici il tuo cielo.

In ascolto della Parola

“Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui” (Gv 2, 1-11).

 

Meditazione da uno scritto di S. Maria Maravillas di Gesù

“Ogni volta sento un gran desiderio di ringraziare il Signore per avermi chiamata al Carmelo[…]. Uno dei motivi che mi hanno attratta al Carmelo è stato che questo è per eccellenza l’Ordine della Vergine. Queste case si chiamano: «Colombai o case della Vergine». Come potremmo vivere nella casa della Vergine, piacere con Lei al Signore senza imitarla, come la Santa Madre lo desiderava? […]. Ciò che più mi sta a cuore è fare questi colombai ogni volta molto poveri e umili, molto somiglianti alla Casetta di Nazareth; anche la Santa Madre chiamava i suoi monasteri «Casa della Vergine» […]. Come si sta bene nel rifugio della Vergine, sotto il suo manto, il suo sguardo e il suo amore! […] È tanto grande la grazia della vocazione al Carmelo, che si può ben dire che tutto è poco, per quanto sia, per corrisponderle. Ora lo vedrà per esperienza propria, quando si troverà in questa «casa della Vergine» senza altre preoccupazioni che, insieme alle sue sorelle, donarsi ogni giorno soltanto al Signore, offrirsi veramente per consolarla e guadagnarle anime, in segreto, nel nascondimento, solo sotto il suo sguardo. […] Siamo molto unite in questa Casa della Vergine, dove Ella trova le sue delizie; questa casa tenga ogni giorno di più come la sua casetta di Nazareth; che vi risieda con piacere, governandola e reggendola in tutto, dato che è la sua Casa ed è il dono totale di cose e persone che sono sue[…]. Che festa meravigliosa quella del Carmelo! Ogni anno cresce l’amore verso questa dolcissima Madre che ci trasse alla sua santa eredità del Carmelo, perché in essa rinnovassimo la sua vita di Nazaret. […] Quanta gioia dà una chiesa in più, un piccolo convento in più dove si ama il Signore con tutto il cuore! […]

Che bello pensare che quando per noi giungerà il momento della morte, che già non può tardar molto, noi andremo a unirci con Dio!

Verrà la sua dolcissima Madre, di cui siamo pienamente figlie, a prenderci per condurci a Lui. Aiutano tanto in questo momento la Madre e il Figlio. […] Quale grande predilezione avrà avuto per noi il nostro Dio, […] per sceglierci per essere spose sue per tutta l’eternità! […] Quanto è buono Cristo nostro Bene per averci attratte al Carmelo per vivere solo per Lui!, già Lui sa che desideriamo soltanto amarlo e vivere per Lui solo, che se potessimo avere mille vite, gliele consacreremmo per intero con tutto il cuore.

Santa Maravillas diGesù, Era Así, Madrid 1993, n. 909, 910, 913, 926, 944, 950, 922, 918, 962, 960).

Responsorio

  1. Sotto il tuo manto ci rifugiamo, * santa Madre di Dio.

Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio

  1. Ascolta, propizia, le nostre suppliche.* Santa Madre di Dio.

Gloria al Padre.

Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio.

 

Invocazioni

Celebrando la novena della festa della Vergine Maria, nostra Signora, invochiamo Cristo,chiedendogli con fiducia:Per l’intercessione della Madre del Carmelo, ascoltaci Signore.

Per la santa Chiesa di Dio che in Maria la sua Madre e il suo modello, perché apprenda ad ascoltare la Parola e a proclamarla a tutta l’umanità, preghiamo il Signore.

Per tutti quelli che invocano Maria come Madre e Patrona, perché trovino in lei rifugio nelle avversità ed esempio per la vita cristiana, preghiamo il Signore.

Per le persone che portano il santo Scapolare del Carmelo, segno di consacrazione e di speranza, perché imparino a imittare le virtù della Vergine e riflettano nelle loro opere una vita evangelica, preghiamo il Signore.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

 

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

 

SETTIMO GIORNO

SANTA MARIA, DISCEPOLA DEL SIGNORE

Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo,

rivesti delle tue virtù questa famiglia a te consacrata,

difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

Ave, Stella del mattino

Dei peccatori rifugio,

Divina Regina del mondo.

Il dolente cantico

Di queste tue schiere

Ascolta propizia.

Eletta sposa di Dio,

Tu sei la via

Della nostra vittoria

Della pace e della gloria.

I tuoi figli o Madre pia,

salvali, dolce Maria.

(Ave Stella matutina)

 

In ascolto della Parola

“E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»” (Lc 8, 19-21).

 

Meditazione da santa Teresa diGesù di los Andes

“Sin da bambina amavo molto la SS.ma Vergine, alla quale confidavo tutti i miei pensieri. Mi sfogavo solo con Lei e non lasciavo mai nessuna pena né gioia senza confidarla a Lei. Ed Ella corrispondeva a questo affetto. Mi proteggeva, e ascoltava sempre quello che le chiedevo. Lei mi insegnò ad amare Nostro Signore. Ella pose nella mia anima il germe della vocazione. […] Ella mi amò e, non trovando altro tesoro più grande da darmi come prova della sua singolare protezione, mi diede il frutto benedetto delle sue viscere, il suo Figlio Divino. Che cosa poteva darmi di più? […] Un giorno mentre stavo sola nella mia camera, stanca di stare a letto, udii la voce del Sacro Cuore che mi chiedeva     che io fossi tutta di Lui. Non credo che sia stata un’illusione perché in quell’istante mi vidi trasformata. Quella che cercava l’amore delle creature, non desiderò che quello di Dio. […] Non so come posso ringraziarlo poiché devo a Nostro Signore questo favore così grande, poiché essendo potentissimo, onnipotente, Colui che non ha bisogno di nulla, si preoccupa di amarmi e di eleggermi per farmi sua sposa. Guardate a che dignità mi eleva: a essere sposa del Re del cielo e della terra, del Signore dei signori. […] Il caro Papà, non mi negherà il permesso. La Santissima Vergine sarà mia avvocata. Lei saprà meglio di me fargli comprendere che la vita di orazione e penitenza che desidero abbracciare, racchiude per me ogni ideale di felicità in questa vita, e mi assicurerà quella dell’eternità. […] Dato che per questo entrai al Carmelo: per assicurarmi la mia salvezza e quella di tutti i miei cari. La sua figlia carmelitana è quella che veglierà sempre ai piedi dell’altare per i suoi (cari), immersi nelle mille preoccupazione necessarie per vivere nel mondo […]

…Il fine della carmelitana mi entusiasma: pregare per i peccatori, passare la vita intera sacrificandosi, senza vedere mai i frutti della preghiera e del sacrificio. Unirsi a Dio perché così circoli in lei il sangue redentore, e comunicarlo alla Chiesa, ai suoi membri, perché così si santifichino. Inoltre il suo motto mi entusiasma: “soffrire e amare”. Non fu questo quello che fece costantemente la Santissima Vergine? Non visse Lei sempre in una continua orazione, nel silenzio, nel distacco di ciò che è della terra? come salva le anime? Per mezzo della supplica, della preghiera, del sacrificio […] Quello che prima di tutto procureremo è di vivere nella stessa preghiera continua in cui visse la Vergine. […] Sì chiedialla Santissima Vergine che sia tua guida; che sia la stella, il faro che brilla in mezzo alle tenebre della tua vita. Che ti mostri il porto dove devi sbarcare per raggiungere la celeste Gerusalemme. […] Sì; nel Carmelo si inizia ciò che saremo per l’eternità: amare e cantare le lodi del Signore. E se questa è l’occupazione che avremo in cielo, non sarà forse la più perfetta?” (Santa Teresa de los Andes, L 73, 81, 40, 130).

 

Responsorio

1.Sotto il tuo manto ci rifugiamo, * santa Madre di Dio.

Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio

1.Ascolta, propizia, le nostre suppliche. * Santa Madre di Dio.

Gloria al Padre.

Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio.

Invocazioni

Celebrando la novena della festa della Vergine Maria, nostra Signora, invochiamo Cristo,chiedendogli con fiducia: Per l’intercessione della Madre del Carmelo, ascoltaci Signore.

Per quelli che invocano Maria, la Vergine del Carmelo, nei pericoli della terra e del mare, perché per lei giungano a Cristo, Salvatore dell’umanità, preghiamo il Signore.

Per quelle persone che dormono già il sonno della pace, perché per l’intercessione della Vergine Maria godano della gioia del cielo, preghiamo il Signore.

Per questa nostra assemblea, perché la partecipazione al mistero di Cristo, nato dalla Vergine Maria, ci aiuti a essere nel mondo testimoni dell’amore di Dio, preghiamo il Signore.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

 

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

OTTAVO GIORNO

MARIA, AI PIEDI DELLA CROCE

Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo,

rivesti delle tue virtù questa famiglia a te consacrata,

difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

La Madre addolorata stava

in lacrime presso la Croce

mentre pendeva il Figlio.

E il suo animo gemente,
contristato e dolente
era trafitto da una spada.

Oh, quanto triste e afflitta
fu la benedetta
Madre dell’Unigenito!

Come si rattristava, si doleva
la Pia Madre vedendo
le pene del celebre Figlio!

In latino

Stabat mater dolorósa

iuxta crucem lacrimósa, 

dum pendebat filius.

Cuius ánimam geméntem

contristátam et doléntem

pertransívit gládius.

O quam tristis et afflícta

fuit illa benedícta mater Unigéniti!

Quae maerébat et dolébatpia mater,

cum vidébat Nati poenas íncliti.

 In ascolto della Parola

“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé” (Gv 19, 25-27).

 Meditazione di un testo di santa Teresa Benedetta della Croce

“Oggi sono stata con te sotto la Croce, e ho compreso con una chiarezza mai sperimentata che sotto la Croce tu sei diventata nostra Madre. Con quanta fedeltà una madre terrena si preoccupa di compiere l’ultimo desiderio di suo figlio! Però tu eri la serva del Signore: l’essere e il vivere del Dio Incarnato furono inscritti senza riserve nel tuo essere e nel tuo desiderare. Così tu hai nascosto nel tuo cuore quelli che già erano tuoi e per dare a ogni anima una nuova vita hai dato come prezzo l’agonia amara del tuo cuore sanguinante. Tu ci conosci tutti: conosci le nostre piaghe, le nostre ferite. E allo stesso modo conosci lo splendore celeste che l’amore del tuo Figlio desidera infondere in noi nella gloria eterna, e con materna sollecitudine guida i nostri passi. Per condurci alla meta, non c’è prezzo troppo alto per te. Però quelli che hai eletto a tua corona perché ti circondino un giorno davanti al trono eterno, devono stare qui con te sotto la Croce: e l’agonia dolorosa del suo cuore sanguinante sarà il prezzo per conquistare lo splendore eterno nelle anime amate, fiduciose nell’eredità per il Figlio di Dio” (S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), in Teresa Renata delloS.S., Edith Stein, Brescia 1952, 135).

Responsorio

1.Sotto il tuo manto ci rifugiamo, * santa Madre di Dio.

Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio

1.Ascolta, propizia, le nostre suppliche. * Santa Madre di Dio.

Gloria al Padre.

Sotto il tuo manto ci rifugiamo, santa Madre di Dio

Invocazioni

Celebrando la novena della festa della Vergine Maria, nostra Signora, invochiamo Cristo,chiedendogli con fiducia: Per l’intercessione della Madre del Carmelo, ascoltaci Signore.

Gesù, che dalla croce affidasti a tua Madre il discepolo Giovanni perché l’accogliesse nella sua casa,,
___ concedi a noi una vita di intimità con Maria, per giungere, con il suo aiuto, alla ineffabile esperienza del tuo amore.

Cristo, Sposo della Chiesa, cheeffondesti il tuo Spirito Santo sugli Apostoli che perseveravano uniti nella preghiera con Maria, tua Madre,
___ concedi al Carmelo di rimanere unito nella preghiera, perché si rinnovi continuamente con la forza dello Spirito.

Cristo, Maestro buono, che ci hai dato in Maria il modello di tutte le virtù,
___ fa’ che riflettiamo la vera immagine di nostra Madre, imitando sua carità.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

 

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la novena, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

NONO GIORNO

MARIA NELLA PENTECOSTE

Invocazione iniziale

“O grande Madre di Dio, gloria del Monte Carmelo, rivesti delle tue virtù questa famiglia a te consacrata, difendila sempre con amore da tutti i pericoli”.

Inno

Tu d’amore sei stella splendente
e di grazia sei Madre, Maria.
Tu per noi intercedi materna,
mediatrice di misericordia.

Tanto grande è il tuo amore per noi,
che previeni le nostre preghiere;
tu ci guidi, sorreggi e conforti;
sei speranza che mai non delude.

Trinità, che compisti in Maria
meraviglie di grazia e d’amore,
salga a te dal profondo del cuore
l’inno nostro perenne di lode.
Amen. (Tu d’amore sei stella splendente)

In ascolto della Parola:

“Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui” (At 1, 12-14).

Meditazione su un testo del servo di Dio Bartolomeo Xiberta

“L’uomo entra in questa devozione preso dall’eccessivo amore che gli manifesta Maria… Ella sparge amore… amore di Madre. E le anime, vinte, ricambiano l’amore con amore. Così opera il bene e fugge il male… Soggiogati dall’amore che ci mostrò Maria… non cerchiamo altra cosa che corrispondere, con una vita santa, a tanto amore. Amando, obbliga a riamarla. La festa del 16 luglio non è una semplice festa, è molto di più. È il giorno più delizioso dell’anno, quello che più assomiglia al giorno senza notte del Cielo: Poniamoci in intimità con Maria sotto la sua bianca cappa e andiamo contemplando la bellezza infinita di Dio, della quale è un riflesso la Nostra Santissima Madre. […] Fammi udire la tua voce. La voce dolce di Maria. Ella non tacerà se noi stiamo attenti ad ascoltarla. […] In quel giorno si invochi la nostra Santissima Madre per l’Ordine; credo che sia anche il giorno nel quale Ella faccia i suoi piani di protezione per tutto l’anno. […] Tutto quello che potrebbe dirsi già è presente nell’Ufficio liturgico della festa, così somma­mente bello; un ufficio che la Chiesa ci ha preparato affinché si conoscano i sentimenti che la Nostra Santissima Madre nutre verso di noi, che viviamo nel Carmelo, così come i sentimenti che noi dobbiamo alimentare verso Maria” (Servo di Dio Bartolomeo Xiberta O. Carm, Frammenti dottrinali, 352-357).

Responsorio

1.Io gioisco pienamente nel Signore, *la mia anima esulta nel mio Dio,
Io gioisco pienamente nel Signore. La mia anima esulta nel mio Dio.

1.Mi ha rivestito delle vesti di salvezza.
*La mia anima esulta nel mio Dio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Io gioisco pienamente nel Signore. La mia anima esulta nel mio Dio.

 

Invocazioni

In questa solennità della Vergine Maria del Monte Carmelo, invochiamo Dio nostro Padre perché per sua intercessione, diffonda le sue grazie sopra tutta l’umanità.

Per la santa Chiesa di Dio che in Maria contempla sua Madre e il suo modello, perché impari ad ascoltare la Parola e a proclamarla a tutta l’umanità, preghiamo il Signore.

Per tutti quelli che invocano Maria come Madre e Patrona, perché trovino in lei rifugio nelle avversità e stimolo per la vita cristiana, preghiamo il Signore.

Per le persone che portano il santo Scapolare del Carmelo, segno di consacrazione e di speranza, perché imparino a imitare le virtù della Vergine e riflettano nelle loro opere una vita evangelica, preghiamo il Signore.

(Aggiungiamo, in silenzio, le nostre intenzioni personali e per l’Ordine)

Ave Maria

Preghiamo

O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la solenne commemorazione, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

BENEDIZIONE FINALE DELLA SOLENNITÀ DELLA VERGINE DEL CARMELO

C – Dio onnipotente, che ha posto l’Ordine del Carmelo e tutti voi sotto la protezione di Maria, vi riempia di gioia nella celebrazione di questa festa.   Amen.

C – Vi conceda la grazia di meditare nei vostri cuori la Parola e di proclamarla con la vostra vita per essere nel mondo un immagine viva di Maria.   Amen.

C – Vi conduca alla santità perché purificati da ogni colpa come figli fedeli di Maria, arriviate quanto prima dopo la vostra morte alla piena comunione con i santi nella gloria.   Amen.

C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.   Amen.

C – Glorificate il Signore con la vostra vita, andate in pace.

R – Rendiamo grazie a Dio.

Inno alla Vergine del Carmelo

Fior del Carmelo,
vite fiorente;
luce del cielo,
tu solamente
Vergine Madre.

O Madre dolce
Vergine pura,
ai figli tuoi
sii propizia,
Stella del mare.

Ceppo di Jesse
che doni il Fiore,
a noi concedi
di rimanere
con te per sempre.

Giglio cresciuto
tra molte spine,
conserva pure
le nostre menti
e dona aiuto.

Forte armatura
dei combattenti,
la guerra infuria:
poni a difesa

lo Scapolare.

Nell’incertezza
dacci consiglio,
nella sventura
dona dal cielo
consolazione.

Madre e Signora
Del tuo Carmelo,
riempi il cuore
dei tuoi fedeli
con la tua gioia.

O chiave e porta
del Paradiso,
fa’ che giungiamo
dove di gloria
sei coronata. Amen.

Flos Carmeli,
vitis florigera,
splendor coeli,
Virgo puerpera,
singuláris.

Mater mitis,
sed viri néscia,
Carmelítis
esto propítia,
Stella maris.

Radix Iesse
gérminans flósculum,
nos adésse
tecum in saeculum
patiáris.

Inter spinas
quae crescis lílium,
serva puras
mentes fragíilium,
tuteláris!

Armatúra
fortis pugnantium
furunt bella,
tende praesídium
scapuláris.

Per incérta
prudens consílium,
per advérsa
iuge solátium

largiáris.

Mater dulcis
Carméli dómina,
plebem tuam
reple laetítia
qua bearis.

Parádisi
clavis et iánua,
fac nos duci
quo, Mater, gloria
coronáris.    Amen.

Tutti i testi di questa novena alla Vergine del Carmelo, ad eccezione di alcuni inni, sono tratti dalla Sacra Scrittura, dalla Liturgia della Vergine del Carmelo e dagli scritti dei Santi del Carmelo. L’autrice si è limitata a comporre i testi in forma di Novena.

María del Pilar de la Iglesia OCDS

Barcellona, 7 luglio 2017

Novena tradotta da Diana Malcangi OCDS

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